Comprendere l’infertilità

Cos’è, quando viene diagnosticata e le diverse tipologie da conoscere

L’infertilità è un argomento che tocca profondamente molte coppie in tutto il mondo, ed è spesso accompagnato da emozioni complesse e sfide inaspettate. Con circa 15% delle coppie in età riproduttiva che sperimentano difficoltà a concepire, è fondamentale capire cosa sia l’infertilità, come viene diagnosticata e le sue varie tipologie. In questo articolo, esploreremo queste informazioni per fornire supporto a chi affronta questa condizione.

L’infertilità è definita come la difficoltà a concepire un bambino dopo un anno di rapporti sessuali regolari e non protetti. Questa condizione può derivare da diversi fattori che possono influenzare sia l’uomo che la donna. È importante chiarire che l’infertilità non è una maledizione, ma piuttosto una problematica medica che può essere affrontata e trattata.

La diagnosi di infertilità inizia tipicamente con un consulto medico che può includere un’analisi della storia medica e diversi test. Fattori come squilibri ormonali e anomalie anatomiche possono essere identificati attraverso esami del sangue e ecografie. Ad esempio, la Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una causa frequente di infertilità nelle donne, che colpisce circa il 10% delle donne in età fertile.

Quando viene diagnosticata l’infertilità

La diagnosi di infertilità si verifica solitamente dopo un anno di tentativi senza successo di concepire. Tuttavia, per le donne sopra i 35 anni, i medici suggeriscono di cercare supporto dopo sei mesi di tentativi. Questo perché il rischio di problemi di fertilità aumenta con l’età.

Dopo un’iniziale valutazione, entrambe le parti della coppia possono sottoporsi a esami. Ad esempio, un’analisi del seme per gli uomini può rivelare problematiche come la bassa motilità spermiale, mentre le donne possono necessitare di esami più approfonditi come l’isterosalpingografia per valutare la pervietà delle tube di Falloppio.

Tipologie di infertilità

Un uomo e una donna che si tengono per mano

L’infertilità può essere classificata in diverse categorie, ognuna con cause specifiche. Le principali sono:

Infertilità femminile

Questa tipologia comprende diversi problemi che riguardano il sistema riproduttivo femminile. Alcune cause comuni includono:

  • Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS): disturbo ormonale che può interferire con l’ovulazione, presente nel 5-10% delle donne.
  • Endometriosi: condizione in cui il tessuto simile all’utero cresce all’esterno, che colpisce il 10% delle donne in età fertile e può causare dolori intensi e difficoltà a concepire.
  • Problemi di ovulazione: anomalie che portano a un’ovulazione irregolare o assente, spesso causate da fattori ormonali.

Infertilità maschile

Anche gli uomini possono affrontare problemi di fertilità. Le cause più comuni includono:

  • Anomalie nei spermatozoi: come scarsa motilità, forma anomala o bassa produzione. Uno studio ha mostrato che circa il 40-50% dei problemi di infertilità è attribuibile a fattori maschili.
  • Problemi ormonali: che possono influenzare la produzione di spermatozoi, come livelli anomali di testosterone.
  • Infezioni o malattie: alcune malattie infettive, come la orchite, possono avere un impatto negativo sulla qualità dello sperma.

Infertilità sine causa

In una serie di casi, non è possibile identificare una causa chiara di infertilità. Questo tipo è definito “infertilità inspiegata”o sine causa, e riguarda circa il 10-15% delle coppie infertili. La mancanza di una risposta chiara può essere frustrante, poiché porta le coppie a sentirsi impotenti nonostante il loro desiderio di avere figli.

Trattamenti per l’infertilità

Diverse opzioni sono disponibili per le coppie che affrontano l’infertilità. È altamente consigliato consultare un professionista per individuare l’approccio più adatto. Tra i trattamenti comuni, troviamo:

Chirurgia: necessari in casi di anomalie fisiche, la chirurgia può correggere problemi anatomici che ostacolano il concepimento.

Farmaci ormonali: utilizzati per stimolare l’ovulazione o migliorare la qualità del seme, con tassi di successo variabili.

Tecniche di riproduzione assistita: come la fecondazione in vitro (IVF), che ha un tasso di successo dell’30-40% per le donne sotto i 35 anni.