PMA nel pubblico: quanto costa davvero?
Dal 2025 la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) è finalmente entrata nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), rendendo più accessibili — almeno sulla carta — le principali tecniche anche attraverso il Servizio Sanitario Nazionale. Un passo avanti enorme. Ma, come sempre, tra la teoria e la pratica ci sono sfumature che solo chi vive davvero questo percorso riesce a vedere.
Costi di omologa ed eterologa nel pubblico
La novità più importante riguarda l’accesso nei centri convenzionati. Per le coppie con requisiti specifici (età della donna ≤ 46 anni e fino a 6 cicli per coppia), il costo si riduce al solo pagamento del ticket, che può variare tra i 100 e i 300 euro per ogni trattamento di PMA omologa. Per la PMA eterologa, invece, il ticket può arrivare anche a 1.500 euro, a seconda della regione. Le strutture convenzionate ricevono un rimborso statale fisso: 2.700 euro per l’omologa e 3.000 euro per l’eterologa.
Un costo apparentemente “accessibile”, se non fosse che dietro questa etichetta si nascondono alcune criticità: lunghe liste d’attesa, differenze regionali, difficoltà di accesso a tutti i centri e rimborsi considerati troppo bassi dalle strutture stesse. In altre parole: la PMA nel pubblico c’è, ma non per tutti e non ovunque.
Quanto costa una PMA in un centro privato?
Chi decide (o è costretto) a rivolgersi al privato si trova davanti a una giungla di prezzi, pacchetti e servizi.
I costi variano in base al centro, alla città e alla complessità del trattamento:
- IUI (inseminazione intrauterina): 800–1.500 €
- FIVET/ICSI omologa: 3.500–5.500 €
- FIVET/ICSI eterologa: 5.000–8.000 €
- Ovodonazione: 7.000–12.000 €
Centri come Humanitas, Demetra, IVI o Altamedica offrono listini chiari, ma ogni ciclo rappresenta un investimento importante. E ogni fallimento, un colpo anche al portafoglio.
I costi nascosti: quelli che nessuno ti racconta
Oltre ai costi “ufficiali”, esistono spese invisibili, difficili da quantificare ma impossibili da ignorare:
- Farmaci per la stimolazione ovarica: 600–1.100 €
- Analisi e monitoraggi extra: costi variabili
- Crioconservazione embrioni: fino a 2.000 € l’anno
- Diagnosi genetica preimpianto (PGT): 1.800–3.000 €
- Viaggi, pernottamenti, permessi lavorativi, soprattutto se si sceglie un centro lontano o all’estero (nel mio caso una spesa aggiuntiva di circa 500 euro a persona per ogni viaggio)
E poi ci sono i pacchetti “all inclusive” come il famoso “promise” da circa 16.000 €, che stesso io ho scelto presso il centro Eugin, che include transfer illimitati fino alla gravidanza o rimborso totale in caso di fallimento. Sembra un’offerta da sogno, ma anche qui è bene leggere le clausole e valutare con lucidità.